Fatti d'Armi di Limidi

Fatti d'Armi di Limidi
Giovedì, 23 Luglio 2020

I Fatti d’Armi di Limidi celebrano la ricorrenza di quanto accaduto il giorno 20 Novembre 1944 quando nella frazione di Soliera vennero liberati decine di civili destinati alla fucilazione. In occasione della commemorazione viene svolta una celebrazione religiosa a cui fa seguito la deposizione di una corona di alloro alla lapide posta sul fianco della chiesa di San Pietro in Vincoli di Limidi. La celebrazione è accompagnata da eventi collaterali.

Cosa accadde esattamente in quel lontano 1944? Il 3 novembre i partigiani liberarono Soliera: bloccarono tutte le strade d’accesso al paese, organizzarono una manifestazione di donne in piazza, diedero fuoco a documenti del Comune e fucilarono sei fascisti, tra cui tre militi della GNR, la Guardia nazionale repubblicana. Una decina di giorni dopo, il comando GNR organizzò un rastrellamento che portò al fermo di 104 persone. Contemporaneamente, i partigiani catturarono alcuni soldati tedeschi, dando così il via a una drammatica trattativa tra i comandi partigiani e quelli tedeschi di Carpi, che minacciarono pesanti rappresaglie nei confronti della popolazione di Limidi, qualora non venissero liberati gli ostaggi.
La mattina del 20 novembre 1944 sessanta cittadini furono schierati di fianco alla chiesa di San Pietro in Vincoli, a Limidi di Soliera, in attesa della fucilazione, mentre i nazifascisti cominciarono a incendiare le case del paese. Grazie anche alla mediazione del vescovo di Carpi Dalla Zuanna, la fucilazione venne sospesa e prevalse la volontà di effettuare lo scambio dei prigionieri. Si concluse così positivamente una vicenda unica in Italia, che vide nei fatti il riconoscimento dei partigiani come controparte del Comando tedesco.

 

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