Prosegue l’impegno per il contenimento della processionaria del pino, un bruco defogliatore che provoca danni alle piante, ma è dannoso anche per uomo e animali, a causa del potere urticante delle larve.

All’Azienda USL di Modena sono pervenute diverse segnalazioni, in particolare dall’Area nord della provincia, di avvistamenti di “processioni d’incrisalidamento”, ovvero la fase di vita dell’insetto in cui le larve abbandonano le chiome degli alberi incolonnate per raggiungere il suolo, dove si interrano per formare i nuovi bozzoli. È proprio in questa fase che la processionaria rappresenta un rischio sanitario: le larve, infatti, sono dotate di peli urticanti a forma di piccoli arpioni che vengono lanciati nell’aria in caso di pericolo e che possono penetrare nella pelle o essere inalati da animali e uomo; a seguito della rottura del pelo si libera una proteina che può causare dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche e infiammazioni delle mucose.

Dopo l’invito a rimuovere i nidi dagli alberi, ora è il momento di mettere in campo altre azioni di altrettanta importanza per ridurre il rischio sanitario. Due, sostanzialmente, gli interventi possibili: il primo, di tipo meccanico, prevede il ricorso all’uso di trappole meccaniche per la cattura delle larve quando sono in “processione” lungo i tronchi; il secondo invece è di tipo biotecnico, con l’uso di ferormoni che fungono da esche nei dispositivi di cattura. In questo modo si possono eseguire catture di esemplari maschi impedendo in parte gli accoppiamenti. I metodi chimici, come l’uso di insetticidi piretroidi e regolatori della crescita sulle larve, non impediscono la dispersione dei peli urticanti, quindi sono sconsigliati. È importante particolare attenzione ai peli urticanti delle larve, soprattutto quando si fanno potature o si lavora nei giardini utilizzando tutte le possibili protezioni, come guanti e mascherina.

La Processionaria del pino è un lepidottero defogliatore che deve il suo nome alla caratteristica abitudine delle larve di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di “processione”.

L'ordinanza comunale per la disciplina della profilassi contro la processionaria del pino.

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